L’ostello “Van Gogh” di Amsterdam era situato nella pittoresca via Van de Veldestraat, a pochi passi dal centro cittadino ed era un crocevia di ragazze e ragazzi in cerca di avventura. Le stanze erano miste e ospitavano viaggiatori da ogni angolo del mondo, ognuno con una storia da raccontare.
Elena ed Anna si erano ritrovate in quell’ostello un po’ per caso nel bel mezzo di un interrail che stavano facendo in giro per il nord Europa. Erano in una camera mista con altri sei posti letto, ma la notte precedente avevano scoperto che la camera non era piena e oltre a loro c’erano solamente un ragazzo italiano, Marco, e due ragazzi spagnoli, Lucas e Marios.
Dopo una lunga giornata trascorsa a esplorare la città, ancora fatta dallo Space Brownie mangiato in un coffe shop vicino, Anna sentiva il bisogno di una doccia rilassante. Il bagno della stanza condivisa era piccolo ma accogliente con piastrelle bianche e verdi che riflettevano la luce soffusa delle lampade.
Anna aveva venticinque anni, i lunghi capelli castani le scivolavano sulle spalle in morbide onde. I suoi occhi erano di un verde intenso e la sua pelle era liscia e dorata, abbronzata dal sole di quel viaggio in giro per l’Europa.
Sotto l’acqua tiepida della doccia i suoi pensieri vagavano mentre si insaponava lentamente tutto il corpo. Per evitare che il bagno diventasse una sauna, Anna aveva lasciato la porta leggermente socchiusa, permettendo al vapore di sfuggire e creando un’aura di mistero intorno alla sua figura nuda.
Marco era appena rientrato nella stanza quando notò la porta del bagno socchiusa. La curiosità lo spinse a fermarsi e attraverso la fessura notò Anna sotto la doccia. Senza riuscire a distogliere lo sguardo, Marco sentì il suo cazzo che iniziava a gonfiarsi.
Marco era un ragazzo di diciannovenne con capelli scuri e occhi azzurri. La sua mascella era ben definita e ricoperta da una leggera barba che gli donava un’aria leggermente selvaggia. Aveva una corporatura atletica, con muscoli ben scolpiti che si intravedevano sotto la maglietta aderente.
La sua mano scivolò verso i pantaloni e iniziò a toccarsi, cercando di restare il più silenzioso possibile per evitare che Anna si accorgesse.
Elena era appena rientrata in camera quando notò Marco davanti alla porta del bagno. Il suo sguardo curioso si trasformò rapidamente in un sorriso complice. Senza fare rumore, si avvicinò a Marco, che si accorse di lei solo quando era ormai troppo vicina.
Elena era una donna sui trent’anni, con capelli neri che portava a caschetto. I suoi occhi erano di un color noce profondo ed erano carichi di mistero. La sua pelle era chiara e luminosa, e il suo corpo era sinuoso con una terza abbondante di tette. Aveva un’aria di eleganza naturale, unita a una sensualità innata.
“Cosa stai facendo?” chiese Elena maliziosamente. Marco, colto di sorpresa, tentò di coprirsi, ma Elena lo fermò. “Non ti preoccupare,” continuò in tono rassicurante. “Forse posso aiutarti.”
Elena si inginocchiò accanto a Marco, le sue mani si posavano delicatamente sulle sue. Il contatto della sua pelle con quella di Marco gli fece scorrere un brivido lungo la schiena.
Elena iniziò a segarlo, aumentando gradualmente il ritmo.
Anna, ignara di ciò che stava accadendo fuori, continuava a godersi la sua doccia. Il calore dell’acqua la rilassava. Con gli occhi chiusi, lasciò che le sue mani iniziassero a massaggiare le tette.
Elena, intanto, aumentava il ritmo dei suoi movimenti, sentendo il respiro di Marco farsi più rapido e irregolare. Il suo corpo tremava sotto le mani esperte di Elena.
Elena si alzò e fece un cenno a Marco: “seguimi!”.
Insieme, entrarono in bagno e si diressero verso la doccia, dove Anna stava ancora godendosi il suo momento di solitudine. Quando Elena aprì la porta, Anna si voltò sorpresa, ma il sorriso malizioso di Elena e lo sguardo di Marco la fecero comprendere subito le loro intenzioni.
Anna si voltò verso di loro, l’acqua ancora scorreva sul suo corpo, creando scintille di luce sulle sue curve. Elena la raggiunse per prima, sfiorando con delicatezza la pelle bagnata di Anna. I loro occhi si incontrarono e si intesero immediatamente. Elena si avvicinò, le sue labbra sfioravano quelle di Anna, prima di unirsi in un bacio sensuale.
Marco si avvicinò, le sue mani iniziarono ad accarezzare delicatamente i corpi delle due donne. Il suo tocco stava diventando sicuro e carico di desiderio, mentre le osservava baciarsi e toccarsi. Anna gemette dolcemente contro le labbra di Elena, sentendo l’eccitazione crescere. Marco iniziò a baciare il collo di Anna mentre le sue mani si muovevano verso le cosce della ragazza.
Elena si inginocchiò davanti a lui e iniziò a leccare il suo cazzo, assaporandone ogni centimetro. Prese il suo cazzo in bocca, succhiandolo con crescente intensità mentre le sue mani massaggiavano delicatamente le sue palle. Il respiro di Marco si fece più pesante e rapido, e all’improvviso venne. La sua sborra riempì di colpa la bocca di Elena, lei prima baciò Anna, poi deglutì con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
Elena prese per mano Anna, conducendola fuori dal bagno verso la camera da letto. Marco le seguì.
Entrando nella stanza, Elena si voltò verso Marco e Anna con un sorriso malizioso. Senza una parola, si distese sul letto, lasciando che le lenzuola fresche si incollassero alla sua pelle bagnata. Con un movimento veloce, aprì le gambe mostrando la sua figa già bagnata.
Con uno sguardo famelico Anna si avvicinò a Elena. Iniziò a baciare le gambe di Elena, risalendo lentamente verso la sua figa. Le sue labbra sfioravano la pelle di Elena, ogni bacio era una scintilla di eccitazione. Quando finalmente raggiunse la vagina, Anna lasciò che la sua lingua si muovesse con lentezza, assaporandone il sapore. La sua lingua si addentrava esplorando ogni angolo, mentre Elena gemeva di piacere con le mani che afferravano le lenzuola.
Mentre Marco osservava la scena si eccitò nuovamente. Si avvicinò al letto, il suo cazzo era nuovamente duro e pronto per una scopata. Si inginocchiò dietro ad Anna, sollevando i suoi fianchi per allinearsi con la sua figa. Affondò dentro di lei sentendo la sua figa calda e accogliente che lo avvolgeva.
Iniziò a muoversi con decisione mentre Anna continuava a leccare e succhiare la figa di Elena.
I gemiti di Elena e le urla di Anna riempivano la stanza.
Elena, era quasi vicina all’orgasmo, afferrò la testa di Anna, spingendola ancora di più contro la sua fighetta. Le sue gambe si chiusero attorno alla testa di Anna, trattenendola mentre il piacere la travolgeva.
Le urla di piacere di Elena eccitarono ancor di più Marco che era ancor più affamato di sesso.
Dopo esser venuta Elena si chinò in avanti, baciando Anna con passione. Anna si girò a pancia in su, le mani di Elena e Marco iniziarono a muoversi sul suo corpo, sfiorando i suoi seni, pizzicando delicatamente i capezzoli, facendola gemere di piacere.
Anna allungò una mano e la posizionò sul collo di Marco: “Ora voglio che tu venga scopato da Elena” gli disse.
Elena diede una spinta a Marco facendolo cadere sul letto, poi si spostò lentamente sul suo corpo, facendo scorrere le sue mani lungo il suo petto muscoloso. Si posizionò sopra di lui, sentendo la sua erezione premere contro di lei. Si abbassò lentamente, prendendo il cazzo dentro la sua figa e gemette di piacere.
Elena iniziò a muoversi con un ritmo lento, alzandosi e abbassandosi su Marco. Le mani di Marco si posarono sui fianchi di Elena, guidandola nei suoi movimenti, mentre Anna continuava a baciare e accarezzare entrambi. La sua lingua si muoveva con agilità, sfiorando il punto dove Marco ed Elena si incontravano e aumentando il piacere di entrambi.
“Ti prego non smettere” disse Marco rivolto ad Elena.
Il ritmo aumentò, i loro movimenti diventavano più rapidi e intensi. Elena sentiva un piacere che cresceva dentro di lei.
Quando Elena finalmente raggiunse il suo orgasmo, il suo corpo si tese e tremò di piacere e un grido soffocato uscì dalle sue labbra. Marco, sentendo le contrazioni di Elena attorno a lui, si eccitò ancor di più.
Anna, vedendo che anche Marco stava per venire prese in mano il cazzo e iniziò a segarlo posizionandosi sopra le tette di Elena. Il cazzo era umido e bagnato dalla figa di Elena e quindi la sega doveva essere eseguita con precisione. Anna stringeva il cazzo di Marco sempre più saldamente e lui gemeva profondamente.
Il respiro di Marco si fece più pesante, il suo corpo tremava sotto il tocco esperto di Anna. Anna sentiva il cazzo di Marco pulsare sempre di più tra le sue mani. Iniziò a stringerlo ancor più forte e aumentò nuovamente il ritmo e con un ultimo urlo Marco venne, spruzzando la sua sborra sul petto di Elena e sulle mani di Anna.
Le labbra di Anna si posarono delicatamente su quelle di Elena.
Elena alzò lentamente le sue dita sfiorarono le gocce di sperma che aveva sul suo petto. Con un sorriso malizioso le portò alle labbra e le succhiò.