Anna viveva in un tranquillo quartiere di periferia, dove ogni giornata scorreva monotona e prevedibile. Ma tutto cambiò quando Luca, un uomo dal fascino oscuro e misterioso, si trasferì nella casa accanto. Alto, con occhi penetranti e un fisico scolpito, aveva subito catturato la sua attenzione.
Ogni mattina, Anna lo osservava dalla finestra mentre faceva jogging, il sudore che gli scolpiva i muscoli sotto la maglietta aderente. Sentiva un calore crescere dentro di lei, un desiderio irrefrenabile che non riusciva a ignorare.
Una sera, mentre il sole tramontava tingendo il cielo di rosso intenso, Anna decise di prendere l’iniziativa. Indossò un vestito estivo leggero che abbracciava le sue curve, mettendo in risalto il décolleté profondo e le gambe slanciate. Uscì in giardino fingendo di sistemare le piante, sperando di attirare l’attenzione di Luca.
Come previsto, lui apparve poco dopo, appoggiandosi alla staccionata che separava le loro proprietà. “Ciao,” disse con una voce profonda e vellutata. “Godendoti la serata?”
“Sí, il tramonto è mozzafiato,” rispose Anna, lanciandogli uno sguardo carico di malizia. Notò come gli occhi di Luca scivolassero sul suo corpo, soffermandosi sulle sue forme sinuose che si intravedevano attraverso il tessuto leggero.
Anna sentì un brivido attraversarle la schiena. “Ti andrebbe qualcosa da bere?” propose, mordendosi leggermente il labbro inferiore.
“Non potrei rifiutare un invito così irresistibile,” rispose Luca, gli occhi fissi nei suoi.
Entrarono in casa, dove l’atmosfera era resa intima da luci soffuse e candele profumate che diffondevano un bagliore caldo e invitante. Appena la porta si chiuse alle loro spalle, Luca la afferrò per la vita, tirandola a sé con forza. “Non riesco a resistere oltre,” sussurrò, le labbra a pochi centimetri dalle sue.
“Allora non resistere,” replicò Anna, avvicinandosi per baciarlo. Le loro bocche si unirono in un bacio ardente, le lingue che si intrecciavano in una danza di passione. Le mani di Luca scivolarono sul suo corpo, afferrando il suo fondoschiena con decisione. Anna gemette nel bacio, sentendo il cazzo duro di lui premere contro il suo ventre.
Senza staccare le labbra, iniziarono a spogliarsi freneticamente. Luca sollevò il vestito di Anna, rivelando la pelle nuda e le mutandine di pizzo nero che abbracciavano le sue forme. “Sei così sexy,” mormorò, abbassandosi per mordicchiare il lobo dell’orecchio.
Anna gli tolse la maglietta, passando le mani sul petto muscoloso e gli addominali scolpiti di Luca. “Anche tu non scherzi,” disse con un sorriso provocante, accarezzando il torace.
Luca la spinse delicatamente contro il muro, inginocchiandosi davanti a lei. Tirò giù le mutandine, esponendo la sua figa già umida di desiderio. Senza esitazione, iniziò a leccarla con movimenti lenti e profondi, la lingua che esplorava ogni piega con abilità. Anna gettò indietro la testa, un gemito di piacere che le sfuggì dalle labbra. “Oh, sì… continua così.”
Le sue mani afferrarono i capelli di Luca, guidandolo mentre l’onda di piacere cresceva. Luca aumentò il ritmo, succhiando il clitoride e penetrandola con due dita, sentendo i muscoli di Anna contrarsi sotto il suo tocco esperto, segno che era vicina all’orgasmo.
Improvvisamente, si fermò, guardandola con occhi pieni di desiderio. La sollevò facilmente, portandola verso il divano. Si liberò rapidamente dei pantaloni e delle mutande, esponendo il cazzo teso e pulsante. Anna lo guardò con occhi affamati. “Vieni qui,” lo invitò, sdraiandosi e aprendo le gambe.
Luca si posizionò sopra di lei, sfregando la punta del cazzo contro la figa bagnata. “Dimmi quanto lo vuoi,” le sussurrò all’orecchio.
“Lo voglio dentro di me, adesso,” ansimò Anna, spingendo i fianchi verso di lui con determinazione.
Con un movimento deciso, Luca la penetrò profondamente, riempiendola completamente. Entrambi gemettero all’unisono. Iniziò a muoversi con un ritmo intenso, spingendo forte e veloce. Le tette di Anna rimbalzavano ad ogni colpo, e lei avvolse le gambe intorno ai suoi fianchi, aumentando la profondità della penetrazione.
“Sei così stretta e calda,” ringhiò Luca, aumentando ancora il ritmo. Anna graffiò leggermente la schiena di lui, il piacere che si trasformava in un fuoco incontrollabile.
“Sì, scopami più forte,” gridò, perdendo ogni inibizione.
Luca obbedì, afferrandola per i fianchi e tirandola verso di sé ad ogni affondo. Sentiva il culmine avvicinarsi, ma voleva prolungare quel momento il più possibile.
Si inginocchiò tra le sue gambe, le labbra e la lingua tornarono a leccarle la figa. La lingua di Luca entrò in azione, mentre con una mano si masturbava lentamente, alternando movimenti rapidi e lenti che intensificavano il piacere di Anna.
Anna sentì l’orgasmo travolgerla come un’onda potente. “Sto venendo!” gridò, il corpo che si inarcava mentre il piacere la attraversava.
Luca si rialzò con un sorriso sul volto. Anna si mise a quattro zampe sul divano, girandosi per offrirgli una vista perfetta del suo culetto rotondo. “Prendimi così,” lo incitò, la voce carica di desiderio.
Luca non perse tempo. Si posizionò dietro di lei, penetrandola di nuovo con un colpo profondo. La vista del suo cazzo che entrava e usciva dalla figa di lei era estremamente eccitante. Afferrò i suoi fianchi con forza, aumentando la velocità e la profondità di ogni affondo.
“Sei così bagnata,” ansimò, sentendo la pressione crescere.
“Vieni per me,” lo incoraggiò Anna, girando la testa per guardarlo con occhi pieni di lussuria.
Sentendo che stava per raggiungere il punto di non ritorno, Luca si ritirò velocemente. “Voglio vederti mentre vengo,” disse.
Anna si girò e si inginocchiò davanti a lui, aprendo la bocca e guardandolo con sguardo provocante.
In pochi istanti, raggiunse l’orgasmo. Un getto caldo di sperma schizzò sulle tette di Anna, colando sui capezzoli induriti. Lei sorrise, raccogliendo con un dito una goccia e portandola alla bocca. “Delizioso,” commentò con voce bassa e sensuale.
Luca la guardò, ancora ansimante. “Sei incredibile.”
Si lasciarono cadere sul divano, esausti ma soddisfatti. Mentre riprendevano fiato, sentirono un rumore provenire dal giardino. Si alzarono per guardare dalla finestra e videro Maria, l’amica di Anna, che li osservava con un sorriso malizioso.
“Mi sembra che vi siate divertiti,” disse Maria.