Nella doccia da sola

Davanti allo specchio, i suoi occhi azzurri brillavano di desiderio e anticipazione. I capelli biondi ricadevano in morbidi riccioli sulle spalle, incorniciando il viso arrossato. Il leggero top di seta aderiva alla sua pelle, morbido ma quasi soffocante, mentre il calore del corpo aumentava. Indossava solo un paio di slip bianchi, che si adattavano perfettamente ai fianchi. Il respiro era profondo, e il calore iniziava a diffondersi dal ventre, irradiandosi in ogni angolo del corpo.

Le sue mani iniziarono a esplorare, tremando leggermente per l’attesa. Accarezzò il collo, sentendo il contrasto tra la pelle calda e le dita fredde. Le sue dita scesero lentamente lungo il petto, sfiorando la seta del top e facendo indurire i capezzoli sotto il tocco leggero. Ogni contatto era come una scarica elettrica, facendo affiorare gemiti soffocati dalle labbra.

Abbassò lo sguardo, seguendo le mani che scivolavano lungo l’addome, sentendo la seta liscia del top. Quando arrivò agli slip, il tessuto sottile era già umido contro la pelle, segno evidente del crescente desiderio. Li abbassò lentamente, lasciando che l’aria fresca accarezzasse la figa e il suo culetto. Il contrasto tra il freddo dell’aria e il calore della sua pelle la fece rabbrividire.

Entrò in doccia.

L’acqua calda scorreva lungo il corpo di Laura, avvolgendola in un abbraccio sensuale. Il vapore riempiva il bagno, creando un’atmosfera intima che le faceva dimenticare il mondo esterno. Chiuse gli occhi, lasciando che le gocce si infrangessero sulle sue tette sode, scivolando sui capezzoli turgidi e proseguendo lungo il ventre piatto fino alla figa.

Le sue mani iniziarono a insaponare lentamente il collo, scendendo verso il petto. Massaggiò le tette con movimenti circolari, sentendo i capezzoli indurirsi sotto il tocco. Un leggero brivido le percorse la schiena quando le dita sfiorarono quelle zone sensibili. “Ne avevo proprio bisogno,” sussurrò tra sé, godendo di ogni sensazione.

Continuò a insaponarsi, passando le mani sui fianchi morbidi e sul culo tonico. Si girò leggermente, ammirando il proprio riflesso sfocato nello specchio appannato. Le curve del suo corpo erano accentuate dall’acqua e dal sapone, rendendola ancora più desiderabile ai suoi stessi occhi.

Mentre le mani scivolavano lungo l’interno delle cosce, sentì un calore familiare crescere dentro di lei. Con un sorriso malizioso, lasciò che le dita si avvicinassero alla figa umida non solo per l’acqua. Sfiorò le labbra intime, accarezzandole con delicatezza. Un gemito soffocato le sfuggì dalle labbra quando iniziò a massaggiarsi il clitoride, sentendo l’eccitazione aumentare.

Il ritmo del suo respiro si fece più veloce. Inserì un dito dentro di sé, sentendo la figa accoglierlo con facilità. “Oh, sì…” mormorò, aggiungendo un secondo dito. Muoveva la mano con crescente intensità, mentre l’altra mano si occupava delle tette, pizzicando leggermente i capezzoli. Ogni movimento era un’esplosione di piacere che la avvicinava sempre più all’orgasmo.

I suoi seni si muovevano ritmicamente con il respiro affannato, il sudore luccicava sulla pelle e il calore la avvolgeva completamente. Il piacere cresceva esponenzialmente, ogni movimento delle dita amplificava la sensazione. Il suo corpo era un mare di emozioni.

Aumentò il ritmo, sentendo il cazzo immaginario di un amante penetrarla profondamente. L’acqua continuava a scorrere, ma ormai era persa nel suo mondo di piacere. Le gambe iniziarono a tremare leggermente.

Le dita che si muovevano dentro di lei, sempre più rapidamente, trovavano un ritmo frenetico. Sentiva il piacere crescere come un’onda, una tensione che si accumulava e minacciava di esplodere.

Si lasciò andare completamente. Un’ondata di piacere le fece chiudere gli occhi per un istante, ma li riaprì subito, catturando quell’intensità nel riflesso. La sua figa pulsava e, improvvisamente, sentì un’esplosione di liquido che schizzava fuori, bagnando la mano e le cosce. Stava squirtando, un piacere così travolgente da lasciarla senza fiato.

Rimase appoggiata alla parete della doccia, il cuore che batteva all’impazzata e un sorriso soddisfatto sul volto.

Riprese fiato lentamente, godendo della sensazione di appagamento che si diffondeva in ogni cellula del suo corpo. “Era esattamente ciò che mi serviva,” disse a voce alta, divertita dalla propria audacia. Spense l’acqua e uscì dalla doccia, gocciolante e ancora leggermente eccitata.

Si avvolse in un morbido asciugamano, ma prima di asciugarsi completamente, si fermò davanti allo specchio. Stavolta, il riflesso era chiaro. Ammirò le sue tette ancora arrossate dall’eccitazione, i capezzoli che lentamente tornavano alla normalità. Scese lo sguardo lungo il ventre fino alla figa, le labbra ancora leggermente gonfie per il recente piacere.

“Sei proprio una ragazza cattiva,” si disse con un sorriso complice. Prese la crema idratante e iniziò a spalmarla sul corpo, dedicando particolare attenzione alle zone più sensibili. Ogni tocco era una carezza che prolungava il piacere appena provato.

Indossò una vestaglia di seta che accarezzava delicatamente la pelle nuda. Decise di concedersi un bicchiere di vino. Si diresse verso il soggiorno, sentendo ancora il corpo vibrare leggermente. Si sedette sul divano, sorseggiando il vino e lasciando che i pensieri fluissero liberamente.

Le tornò in mente l’immagine di Marco, il collega dall’aria misteriosa che aveva incontrato quella mattina. Si chiese come sarebbe stato averlo lì con lei, a condividere quel momento. Un nuovo fremito la attraversò, ma stavolta decise di lasciarlo andare. “Ci sarà tempo per altre fantasie,” pensò.

Con il calare della sera, si sentiva completamente rilassata e in pace con se stessa. Posò il bicchiere sul tavolino e si sdraiò sul divano, chiudendo gli occhi.

Sono @eroticpolpo

28 anni vissuti nel mondo digitale. Di notte non dormo e scrivo libri e racconti erotici con lo pseudonimo di Damian Margi. @eroticpolpo è il blog dove raccolgo tutte le mie creazioni.

Seguimi