Guardando la professoressa

L’inizio dell’anno scolastico portava sempre un’aria frizzante e carica di aspettative. Sara, la nuova professoressa di letteratura, sentiva una certa eccitazione al pensiero di conoscere i suoi nuovi studenti. Aveva trentadue anni, capelli castani lunghi e occhi verdi che catturavano immediatamente l’attenzione. Indossava sempre abiti eleganti: una gonna a matita nera che abbracciava le sue curve e una camicetta bianca semi-trasparente che metteva in risalto il suo reggiseno di pizzo nero.

Era una mattina di settembre quando incontrò Matteo, il giovane bidello della scuola. Aveva venticinque anni, capelli neri corti e un fisico scolpito da ore in palestra. I suoi occhi azzurri erano profondi e magnetici, e ogni volta che sorrideva, un brivido percorreva la schiena di Sara.

Un giorno, dopo le lezioni, Sara rimase in aula per sistemare alcuni compiti. Mentre raccoglieva dei fogli caduti, si chinò, la gonna sollevandosi leggermente e rivelando la parte superiore delle sue calze autoreggenti. Matteo entrò per pulire e, vedendo la scena, sentì un’ondata di eccitazione attraversarlo.

“Posso aiutarti con qualcosa, professoressa?” chiese Matteo, cercando di mantenere la calma mentre i suoi occhi erano incollati sulle gambe di Sara.

Sara si rialzò lentamente, un sorriso malizioso sul volto. “Forse potresti darmi una mano con questi compiti,” rispose, avvicinandosi a lui.

Matteo si avvicinò, le loro mani si sfiorarono e in un attimo si trovarono l’uno nelle braccia dell’altro. I loro baci erano ardenti, le mani di Matteo esploravano il corpo di Sara con avidità. Lentamente, la spogliò della camicetta, rivelando il reggiseno di pizzo che aveva già intravisto. I seni di Sara erano pieni e rotondi, con capezzoli duri che spuntavano attraverso il delicato tessuto del reggiseno.

Mentre la passione tra i due cresceva, i rumori provenienti dall’aula attirarono l’attenzione di Luca e Anna, due studenti del quinto anno che dovevano fare un corso pomeridiano di preparazione agli esami di ammissione dell’università. Stavano passando per il corridoio quando sentendo dei suoni strani, si nascosero dietro la porta semiaperta e iniziarono a osservare la scena.

Matteo sollevò Sara sulla cattedra, spostando la gonna per rivelare le sue mutandine di pizzo abbinate. “Sei incredibilmente sexy,” sussurrò, prima di baciarla profondamente. Con mani esperte, sfilò le mutandine di Sara, esponendo la sua figa umida e desiderosa. Sara gemette di piacere mentre Matteo la penetrava con forza, ogni spinta una nuova ondata di piacere. Il cazzo di Matteo era lungo e grosso, riempiendo completamente Sara e facendola gemere ad ogni movimento.

Dall’altra parte dell’aula, nascosti dietro alla porta, Luca e Anna osservavano con occhi pieni di eccitazione. Luca, alto e atletico, con capelli castani corti e occhi verdi penetranti, indossava jeans stretti e una maglietta che metteva in risalto i suoi muscoli scolpiti. Anna, una ragazza minuta e graziosa con lunghi capelli biondi e occhi azzurri, indossava una gonna a pieghe che sfiorava appena le sue cosce e una camicetta leggera che accentuava la sua figura snella.

I loro sguardi erano fissi sulla scena davanti a loro, mentre Matteo sollevava Sara sulla cattedra e iniziava a spogliarla. Anna, incapace di resistere all’eccitazione, sollevò leggermente la gonna, rivelando le sue mutandine di cotone bianco. Con dita tremanti, iniziò a toccarsi attraverso il tessuto umido. Luca, notando il gesto di Anna, abbassò i pantaloni, il suo cazzo era grosso e teso, con le vene che pulsavano visibilmente lungo la lunghezza.

Anna si girò leggermente verso Luca, il viso arrossato dal desiderio. “Non posso farcela da sola,” sussurrò, la voce un mix di eccitazione e imbarazzo. Luca sorrise, avvicinandosi a lei. Con una mano, iniziò a toccare delicatamente il clitoride di Anna, i movimenti esperti e sicuri. Anna gemette piano, spingendo il bacino contro la mano di Luca.

Luca aumentò il ritmo, le dita che esploravano la figa di Anna, trovando il punto giusto per farla tremare di piacere. Il respiro di Anna si fece più pesante, i gemiti più intensi. Nel frattempo, con la mano libera, Luca iniziò a masturbarsi, il suo cazzo scivolava su e giù mentre osservava la scena davanti a lui e ascoltava i gemiti di Anna.

Anna, ormai completamente persa nel piacere, raggiunse con una mano il cazzo di Luca, iniziando a masturbarlo con movimenti lenti ma decisi. Le sue dita si stringevano attorno alla base, salendo fino alla punta e poi ridiscendendo, seguendo il ritmo delle spinte di Luca. I loro occhi si incontrarono, un’intesa silenziosa e carica di desiderio.

Il suono dei gemiti di Sara e i colpi di Matteo riempivano l’aula, mescolandosi ai sospiri di piacere di Luca e Anna. La scena era un crescendo di sensazioni: il calore dei corpi, il suono della pelle contro la pelle, il profumo dell’eccitazione nell’aria.

I gemiti di Sara riempivano l’aula, la sua voce spezzata dal piacere che cresceva a ogni spinta di Matteo. Le sue mani affondavano nei muscoli delle spalle di lui, mentre il suo corpo si muoveva al ritmo dei colpi sempre più decisi. Il cazzo di Matteo, duro e pulsante, scivolava nella figa bagnata di Sara, i suoi colpi erano precisi e profondi, facendo vibrare ogni fibra del corpo di lei. La gonna ancora arrotolata intorno ai fianchi, come un residuo dell’apparente decenza che ormai non aveva più posto in quel momento di pura trasgressione.

“Sì… sì… ancora…” ansimava Sara, il petto che si sollevava in sincronia con ogni affondo, i capezzoli rigidi sfioravano il torace di Matteo. Sentiva il climax avvicinarsi, travolgente e inarrestabile.

Matteo, col respiro spezzato, le afferrò i fianchi con forza, le sue mani strette contro la sua pelle calda. Sentiva la tensione crescere dentro di sé, ogni muscolo teso verso quell’ultimo momento di piacere. I suoi colpi divennero più veloci, più potenti, fino a quando non sentì il corpo di Sara irrigidirsi. Con un gemito strozzato, lei venne, la sua figa si contrasse attorno al cazzo di Matteo, strappandogli un gemito profondo mentre la stringeva con forza, il suo orgasmo esplodendo dentro di lei. Sborra calda e densa inondò Sara, riempiendola in una scarica travolgente.

Nel frattempo, nascosti dietro la porta, Anna e Luca erano in balia del proprio desiderio. Anna, le mani tremanti e il viso arrossato, si concentrava sul cazzo di Luca, grosso e teso nelle sue mani. Le sue dita si muovevano su e giù con maestria, accarezzando ogni vena, mentre sentiva l’erezione di Luca palpitare. I suoi occhi erano incollati sulla scena che si svolgeva di fronte a loro, i suoni di Sara e Matteo che si fondevano con il rumore umido delle mani di Anna sul cazzo di Luca.

Le dita di Luca si insinuarono sotto le mutandine di Anna, trovando la sua figa bagnata e desiderosa. Con movimenti esperti, cominciò a massaggiare il suo clitoride, facendola gemere sommessamente. Le sue dita si infilavano dentro di lei, scivolando con facilità nel suo calore umido, mentre Anna si mordeva il labbro, cercando di non fare troppo rumore. Il suo corpo reagiva ad ogni tocco, i suoi fianchi che si muovevano inconsciamente verso le dita di Luca.

La tensione tra loro cresceva sempre di più. Luca, con il cazzo ormai pronto a esplodere, non poteva più trattenersi. Il ritmo della mano di Anna aumentava, il suo polso muovendosi freneticamente su e giù, mentre lui sentiva il piacere salire, diventare insostenibile. Con un gemito soffocato, Luca venne, spruzzando fiotti caldi di sborra sulle mani di Anna, che continuava a masturbarlo con determinazione, i suoi occhi brillanti di eccitazione mentre osservava il liquido bianco colare lungo la sua mano e sul pavimento.

Anna, sentendo Luca venire con tale intensità, si lasciò andare completamente. Le dita di lui, che ora scivolavano più velocemente dentro di lei, trovarono il suo punto più sensibile, facendola tremare di piacere. Con un gemito soffocato, anche Anna venne, le sue gambe che si contrassero attorno alla mano di Luca, mentre il suo piacere la travolgeva. Il suo corpo si piegava verso di lui, le sue mutandine ormai fradice, il suo orgasmo prorompente e umido tra le dita di Luca, che la osservava con un sorriso soddisfatto.

Mentre i respiri affannosi riempivano l’aula, Matteo si sollevò velocemente da Sara e le venne sulla pancia. Sara, ancora in preda al piacere, si stese esausta, un sorriso languido sul viso, il corpo che tremava ancora per i postumi del loro intenso incontro.

Dietro la porta, Anna e Luca, con le mani ancora appiccicose si scambiarono un ultimo sguardo d’intesa. Senza dire una parola, si ricomposero in fretta, ancora eccitati e storditi da ciò che avevano appena vissuto, sgattaiolando via prima che qualcuno potesse accorgersi della loro presenza.

Sono @eroticpolpo

28 anni vissuti nel mondo digitale. Di notte non dormo e scrivo libri e racconti erotici con lo pseudonimo di Damian Margi. @eroticpolpo è il blog dove raccolgo tutte le mie creazioni.

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