Una partita a scacchi

Élise e Marc si trovavano nella sala comune del dormitorio universitario. La luce soffusa delle lampade e il ticchettio dell’orologio creavano un’atmosfera intima mentre si sfidavano in una partita a scacchi. Élise, con i suoi lunghi capelli castani e gli occhi penetranti, fissava la scacchiera con un’espressione concentrata. Marc, con i suoi riccioli scuri e un sorriso intrigante, si mordicchiava il labbro inferiore, cercando di prevedere le mosse della sua avversaria.

La tensione tra loro era palpabile. “Hai intenzione di battermi così facilmente?” chiese Élise, sollevando un sopracciglio e muovendo una torre.

Marc sorrise, “Non mi sottovalutare, Élise. Sono capace di molte sorprese.” Spostò un cavallo, cercando di metterla in difficoltà.

La partita proseguiva con mosse rapide e sguardi furtivi. Finalmente, con un sorriso malizioso, Marc fece la sua mossa finale.

“Scacco matto,” dichiarò.

Élise si inclinò all’indietro, alzando le mani in segno di resa. “Ok, hai vinto.”

Marc si avvicinò a lei, il suo corpo sottile e tonico sfiorando quello di Élise. “Oh, e quale sarebbe il premio?”

Con un movimento rapido, Élise si alzò e lo prese per mano, trascinandolo verso la sua stanza. Una volta dentro, lo spinse dolcemente sul letto, il suo sguardo ora ardente di desiderio. “Quale premio vorresti?”

Senza attendere una risposta Élise lo baciò con una passione travolgente, le sue mani esploravano il suo corpo con una fame crescente. Le sue dita si insinuarono sotto la camicia di Marc, sfilandola lentamente e rivelando il suo petto scolpito. Afferrò una sciarpa di seta dal comodino e la usò per legare i polsi di Marc al letto.

Marc era sorpreso. “Élise, cosa stai facendo?”

“Sto prendendo il controllo,” sussurrò lei, leccandosi le labbra. “Ora sei mio, questa è la mia vendetta per avermi battuto.”

Élise si spogliò lasciando cadere i vestiti a terra e rivelando il suo corpo perfetto. Ogni curva, ogni muscolo era una tentazione irresistibile per Marc, che la osservava con occhi avidi. Élise si avvicinò a lui, il suo corpo nudo premeva contro il suo, mentre i suoi seni sfioravano il suo petto.

Le mani di Élise si muovevano con sicurezza e abilità, esplorando ogni angolo del corpo di Marc. “Ti piace?” chiese.

Marc annuì, incapace di parlare.

Élise strappò la camicia di Marc poi sorrise e iniziò a baciarlo, le sue labbra si spostavano dal suo collo, giù per il petto, fino all’addome.

Quando Élise finalmente arrivò ai pantaloni di Marc, li slacciò e li fece sfilare, poi iniziò a baciare il suo cazzo che si intravedeva da sopra gli slip. “Sei già così duro per me?” chiese con una voce carica di soddisfazione. Poi tolse gli slip e li fece volare sul pavimento.

Élise salì sopra di lui e iniziò a muoversi con un ritmo lento e provocatorio. Marc gemette, i suoi polsi legati non gli permettevano di toccarla, aumentando la sua frustrazione e il desiderio. Élise rideva piano, godendosi il potere che aveva.

Sentiva il cazzo duro di Marc pulsare dentro di lei, ogni centimetro era una delizia che la faceva fremere di piacere. “Ti piace, vero?” sussurrò, mentre aumentava leggermente il ritmo, sentendo il suo cazzo espandersi dentro la sua figa bagnata e calda.

“Élise, sì…” rispose Marc, la voce strozzata dall’eccitazione.

Élise si alzò leggermente, staccandosi per un attimo da lui. Con uno sguardo seducente, sputò sul cazzo di Marc, il suo gesto carico di lussuria e dominazione. Il suo sputo scivolò lungo il cazzo, rendendolo ancora più lucido e scivoloso. “Adesso lo sentiremo meglio,” disse.

Tornò a montarlo, stavolta con più energia. Ogni spinta era profonda e decisa, facendo gemere Marc più forte. Élise si piegò in avanti, i suoi seni premevano contro il petto di Marc, le sue unghie si conficcavano leggermente nelle sue spalle. “Oh, Marc… riempimi”

Élise si muoveva sopra di lui con un’energia travolgente. Il suo culo sodo ondeggiava ad ogni affondo, i muscoli si contraevano e rilassavano, creando un spettacolo ipnotico. Ogni volta che si sollevava, lasciava solo un attimo di sospensione prima di abbassarsi di nuovo, per poi accogliere di nuovo ogni centimetro del suo cazzo. La pelle delle culetto brillava leggermente di sudore mentre i suoi seni rimbalzavano con forza a ogni movimento.

“Oh Élise…” ansimò.

Le sue mani correvano lungo il petto di Marc, a volte si stringevano attorno alle sue spalle per avere una maggiore leva, altre volte andavano a stringergli il collo.

Élise si fermò per un momento, guardandolo con occhi carichi di desiderio. “Vuoi provare un’altra posizione?” chiese.

Marc annuì. Élise si sollevò, facendo scivolare il cazzo di Marc fuori dalla sua figa. Gli liberò i polsi e si girò, mettendosi a quattro zampe sul letto, il suo culo perfetto in bella vista. “Voglio scoprire come mi scopi.”

Marc, liberato dai suoi legacci, non perse tempo. Si posizionò dietro di lei, ammirando il suo culetto invitante. Lo afferrò con entrambe le mani, le sue dita si affondavano nella carne morbida mentre spingeva il cazzo nella sua figa bagnata.

Élise urlò di piacere, il suo corpo tremava mentre Marc la scopava con forza. Ogni spinta era potente e decisa, il suono dei loro corpi che si scontravano riempiva la stanza. “Sì, Marc, più forte… scopa la tua troia,” gridò Élise mentre le sue mani afferravano le lenzuola.

Marc obbedì, aumentando il ritmo. “Élise, sto per venire,” ansimò, le sue spinte diventavano più frenetiche.

“Vieni dentro, non fermarti,” sussurrò Élise, il suo corpo si inarcava mentre un orgasmo la travolgeva. Sentì la sborra di Marc esplodere dentro di lei, riempiendole la figa.

Si lasciarono cadere esausti sul letto, il respiro affannato e i corpi sudati. Élise si girò verso Marc, un sorriso soddisfatto sulle labbra. “Sei stato incredibile,” disse, accarezzandogli il viso.

Marc la guardò, gli occhi pieni di adorazione. “Anche tu, Élise. Non vedo l’ora di giocare a scacchi di nuovo con te.”

Élise ridacchiò.

Sono @eroticpolpo

28 anni vissuti nel mondo digitale. Di notte non dormo e scrivo libri e racconti erotici con lo pseudonimo di Damian Margi. @eroticpolpo è il blog dove raccolgo tutte le mie creazioni.

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